CIRCOLARI

4 Novembre 2022

4 novembre “Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate”

In occasione della ricorrenza del 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate, l’Amministrazione comunale di Massa Lubrense ha invitato una rappresentanza degli alunni delle classi terze della scuola secondaria di I grado e delle classi quinte della scuola primaria del nostro istituto alla Cerimonia di commemorazione dei Caduti.

Gli alunni hanno sfilato attraverso il centro cittadino accompagnando la banda comunale presso il monumento ai Caduti dove è stata deposta una corona di alloro in omaggio al Milite Ignoto e a tutti i caduti nella I guerra mondiale del territorio lubrense.

Di seguito le considerazione che gli alunni hanno letto in Chiesa alla presenza del Sindaco Lorenzo Balducelli, della delegata alla Pubblica istruzione Antonella Caputo, dell’assessore alla cultura  Sergio Fiorentino, dei rappresentanti delle Forze Armate locali.

Riflessioni degli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado

3A

Nel giardino della pace tutti possono raccogliere amore, invece in quello della guerra si raccoglie soltanto sofferenza

La libertà è un bene prezioso. Essere liberi non vuol dire fare quello che si vuole ma relazionarsi, esprimersi, vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri. Solo così la libertà ci fa liberi, ci fa felici, ci fa gioiosi.

La pace è l’unica via per un futuro migliore.

Libertà vuol dire abbandonare le proprie paure, smettere di correre invano e fermarsi per rispondere ad una domanda fondamentale: quello che faccio mi rende davvero felice? Perché secondo me la libertà è strettamente legata al benessere psicologico e fisico. Spesso pensiamo che siano gli altri a limitare le nostre scelte, ma il problema è tutto nella nostra mente, a causa della paura di andare oltre quella comfort zone che ci fa sentire sicuri.

3B

Immagino un mondo in cui l’essere umano non sia così egoista da pretendere di poter dividere famiglie, modificare confini o addirittura privare dell’anima un suo simile.
Immagino un mondo in cui la luce della pace e della speranza risplenda negli occhi di ogni bambino, unendo popoli, nazioni e culture, senza neanche il bisogno di parlare la stessa lingua.
Immagino un mondo, non una polveriera pronta ad esplodere, un mondo! Non qualcosa di cui avere paura, m qualcosa da desiderare.
Io credo in un mondo, il nostro mondo, in cui c’è ancora una scintilla di quella speranza che crede nella pace.

Immagino un mondo dove gli uomini non pensino esclusivamente alle ricchezze, al potere e al dominio sugli altri, che sono alla base delle guerre. Infatti, il mondo che vorrei è legato all’uomo che vorrei: desidererei che gli uomini non litigassero, che non si valutassero per la firma sui loro vestiti e per le ricchezze possedute. Vorrei un uomo che rendesse fondamentali i principi dell’educazione, dell’amicizia e del rispetto. Questo è il mondo che immagino e desidero perché se ci rispettiamo non ci sono motivi per la guerra.

Immagino un mondo spensierato, un mondo dove non esistano le differenze tra gli uomini, dove si porti rispetto per il prossimo e non ci siano guerre. Vorrei che il mondo fosse come un libro delle fiabe, con un lieto fine.
Immagino un mondo in cui l’uomo sia meno distruttore dell’ambiente, un mondo che l’uomo sappia rispettare e non usare solo per sfruttarne le ricchezze, che non conosca le lotte di potere, ma che abbracci la convivenza serena.

3C

Immagino un mondo nel quale non si debba essere costretti ad usare la forza per proteggere le proprie libertà, i propri diritti e le persone che si amano.
Immagino un mondo nel quale ambizioni espansionistiche di alcune nazioni non minaccino altre nazioni e altri popoli.
Immagino un mondo nel quale giovani uomini e giovani donne, quindi figli, figlie, mariti, mogli e nipoti non debbano essere chiamati a mantenere o ad ottenere la pace a costo della loro vita.
Immagino un mondo nel quale le giovani vite dei nostri avi spezzate dalle guerre passate restino a monito per le nuove generazioni dagli orrori e dalle crudeltà della guerra.
Immagino un mondo in cui si possa finalmente vivere nella pace, nell’armonia e nella serenità.

Immagino un mondo senza la guerra, senza le morti in battaglia, senza il dolore inflitto dalla sete di potere di alcune persone su altre; sarebbe davvero bello.
Se una persona, anche per poco, si mettesse nei panni di chi soffre, capirebbe che la guerra è una cosa sbagliata, che lascia tanta sofferenza inutile perché è come se facessimo del male a noi stessi. Basterebbe pensare a quanto sia piacevole vivere in armonia con ciò che ci circonda e con le persone, infatti un mondo di pace è pieno di colori raggianti e vivaci. Ogni essere umano dovrebbe capire che la sua libertà finisce dove inizia quella altrui e ognuno ne ha diritto.

Immagino un mondo dove esiste sono la pace, da nessuna parte sparatorie o stragi inutili, dove ognuno ha eguali diritti, ma eguali veramente! Dove nessuna nazione debba combattere per espandersi, per non avere effettivamente niente di concreto, dove chiunque sia in grado di amare e perdonare il prossimo, che in fondo non è tanto diverso da noi. Ora, invece, vedo un mondo dove la guerra è all’ordine del giorno, in cui ancora si vive nell’ansia costante di morire da un momento all’altro e la vita è appesa a un filo. Dove, per non essere uccisi, si impara ad uccidere. Dove nascondersi e sentire le persone spegnersi attorno a noi è una sensazione quotidiana.
Ora riflettiamoci: in quale mondo vorremmo vivere? Uno in cui l’avarizia di pochi uccide migliaia di persone oppure uno in cui regnano la pace e l’equità?

Riflessioni degli alunni delle classi quinte della scuola primaria

5 Torca

”Quando c’è la guerra è ancora più urgente proclamare, con voce forte e decisa, che solo la pace è la strada per costruire una società più giusta e solidale”. Queste sono le parole pronunciate da papa Giovanni Paolo II in occasione di una giornata mondiale della pace. Esse sono state lo spunto per le nostre riflessioni:

Io sono molto d’accordo con queste parole, perché la pace non è una cosa inventata. La pace è un sentimento che sento nel mio cuore. Pace significa amicizia, speranza, amore verso la Terra, verso le persone.

Guerra vuol dire odio, violenza. Guerra significa distruzione, distruzione di vite, di amore, distruzione di pace.

Penso che la pace, l’amore, la dolcezza, sono le cose più belle che l’uomo sta distruggendo. Siamo nel 2022 e ancora c’è la guerra.

Io penso che senza la pace il mondo sarebbe cupo, senza allegria e l’amore non sarebbe nei nostri cuori.

La pace ci unisce e ci rende felici. Dico grazie a tutti quelli che ci donano la pace ela serenità

 5 Pastena

Dalla guerra alla pace
Perché esistono le bombe per fare la guerra?

La guerra distrugge le persone non le migliora come la pace!

La guerra non pensa né alla vita né nella morte, combatte per annientare vite innocenti non tralascia nessuno.

Così l’umanità si distruggerà con le sue stesse mani!

Pensate alla pace la cosa più bella del mondo, pensate alla pace e preghiamo per tutte quelle vittime che hanno combattuto per avere un futuro migliore!

5 A Cesaro

“La libertà non consiste nel fare ciò che ci piace, ma nell’avere il diritto di fare ciò che dobbiamo” (Papa Giovanni Paolo II) da questa riflessione le considerazioni degli alunni

Per me essere libero significa garantire l’istruzione a tutti i bambini

Per me essere libero significa rispettare le regole

Per me essere libero significa rispettare se stessi e gli altri

Per me essere libero significa fare quello che è giusto senza fare del male agli altri

La libertà non è un regalo è una conquista

5 B Cesaro

“La pace richiede quattro condizioni essenziali: verità, giustizia, amore e libertà (Papa Giovanni Paolo II) da questa riflessione le considerazioni degli alunni:

In questo difficile momento per tutti i popoli del mondo, così come ci ha insegnato Papa Giovanni Paolo II, che è considerato “Uomo della Pace” , vogliamo urlare che la pace è l’unica strada per costruire una società più giusta e solidale!

 

Utilità

torna all'inizio del contenuto